Da Padova all'Arizona: il sensore di LBT in viaggio

Press kit abbinato alle press release INAF del 22 marzo 2012

by URPS INAF - Ufficio per le relazioni con il pubblico e la stampa (è possibile cliccare sulle immagini per ingrandirle e scaricarle)

Intervista a Roberto Ragazzoni

Leopoldo Benacchio intervista Roberto Ragazzoni sul video di confronto tra il sensore di Shack-Hartmann e quello a Piramide. L'intervista � tratta dal blog Scienzaltro.it ed � disponibile su YouTube.

Ulteriori video dell'animazione sono disponibili sul canale YouTube PadovAdOpt's channel.

Crediti: Leopoldo Benacchio/Scienzaltro.it

FOTO DELL'EVENTO CON DIDASCALIA

A sinistra: Dodici bracci robotizzati portano altrettante piccole piramidi di vetro a coincidere con la luce di stelle nel piano focale di uno dei due "occhi" da 8.4m di diametro del telescopio LBT in Arizona.

A destra: Il sensore di fronte d'onda fotografato all'interno dell'Osservatorio di Padova poco prima della partenza e dopo essere stato allineato ed avere passato i rigorosi test di accettazione per potere essere inviato al telescopio. Nella parte rotante a sinistra la luce delle stelle viene convogliata su 12 supporti robotizzati. Il grande nastro nero in alto trasporta tutti i cavi per la movimentazione di questi bracci.

A sinistra (da sx a dx): Jacopo Farinato, Luca Marafatto, Alessandro Brunelli, Marco Dima, Valentina Viotto, Maria Bergomi e Roberto Ragazzoni.

A destra: Un momento del montaggio del modernissimo sensore nella cassa per il trasporto di fronte all'ingresso della torre medioevale della Specola.

A sinistra: Una vista del retro del piu' grande sensore di fronte d'onda del mondo.

A destra: Bye bye baby. Il sensore viene posizionato sulla cassa per il trasporto per mezzo di una autogru per essere trasportato con tutte le cure del caso per la Germania e successivamente l'Arizona.

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